Vendemmia a Santo Stefano

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Santo Stefano Belbo, Settembre 2022

Ciao a tutti, sono Giacomo e vivo da qualche mese nella fraternità di S. Stefano Belbo, dove abbiamo partecipato alla vendemmia. Non avevo mai fatto questo tipo di mestiere prima, e devo dire che sono rimasto sorpreso da quante soddisfazioni ti dà il duro lavoro di mesi. Prima di tutto sono riuscito a capire a pieno il passo del vangelo dove Gesù ci dice: “io sono la vite e voi i tralci, rimanete in me e porterete molto frutto.” Ho potuto constatare che i frutti di questi giorni stupendi sono stati il sorriso nel volto dei fratelli e l'unità del gruppo che si è creata, ho capito in prima persona che dove c'è unione e si fanno le cose insieme, lì c'è la presenza di Gesù. La vigna crea di per sé questo legame perché ci sono vari lavori da fare prima della raccolta: praticamente tutti i ragazzi della fraternità passano intere giornate insieme lavorando, condividendo e pregando tanti rosari camminati volutamente lungo i filari, quindi posso dire di essere veramente in un luogo benedetto.

02Non nascondo che, come tutte le prime volte in un lavoro, c'è stata un po’ d'ansia iniziale, soprattutto perché non c'erano ragazzi con tanta esperienza della vendemmia e non è stato facile organizzare il tutto. Nonostante ciò, ci siamo affidati allo Spirito Santo e tutto è andato per il verso giusto. Devo dire che lo Spirito Santo ha lavorato bene anche al di fuori della vigna, per esempio: il giorno prima della vendemmia è stato trasferito il cuoco della casa ma, alla vigilia, durante la benedizione del cibo a cena, ecco spuntare in compagnia di don Michel, fratel Luca, che si è da subito donato a noi e non ci ha fatto mancare nulla. È stato veramente una Provvidenza per noi, come anche tutta quella Provvidenza degli amici della casa che ci pensano sempre e ci vogliono bene. Bella e incisiva la presenza del don, che tra Sante Messe e condivisioni è stato d'aiuto sul campo vedendolo sfrecciare più volte sul trattorino.

03Sono stati giorni pieni, il sole picchiava forte in testa, non si può dire che sia stato facile, soprattutto per alcuni fratelli più giovani di cammino, ma alla fine della giornata nei volti c'era uno sguardo soddisfatto; tanta gioia quando i camion si riempivano di uva e altrettanta perché sai che il ricavato di quel lavoro va ad aiutare i bambini delle missioni. Queste sono le cose che mi riempiono il cuore e che non mi fanno sentire la stanchezza in quello che faccio, anzi, mi danno la forza di metterci ancora più amore.

Ringrazio la Comunità perché mi fa fare sempre quel passo in più che mi aiuta a crescere, mi fa scomodare, mi fa servire e mi fa amare la mia vita. Ringrazio anche tutti i ragazzi della fraternità perché il lavoro è stato una vera e propria festa! il ringraziamento più grande va a Gesù che è presente in ogni cosa che facciamo e, senza toglierci la sofferenza, fa in modo che portiamo a termine tutto quello che la vita ci chiede. Un caloroso abbraccio a tutta la grande famiglia del Cenacolo!