UNA CAPPELLA SPECIALE

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Papa Francesco si è recato nella cappellina della fraternità dedicata al Buon Samaritano, che i ragazzi del Cenacolo di Roma, aiutati da altri giunti da alcune fraternità, hanno costruito in questo tempo con le loro mani. Altare, panche, muri in pietra… tutto realizzato con cura e con materiali di recupero, a significare che anche dagli scarti e da ciò che viene “buttato”, il Signore può trarre qualcosa di buono e di bello.Sullo sfondo della cappella un dipinto realizzato da un ragazzo della Comunità, Pietro Giovetti, artista, che rappresenta Gesù Risorto come il Buon Samaritano dell’umanità, che raccoglie e abbraccia la vita di un disperato, di uno di noi. Sullo sfondo del quadro la Basilica di San Pietro stilizzata, con l’abbraccio del colonnato: la Chiesa è il luogo, la locanda, dove la nostra vita riceve l’abbraccio di Cristo Buon Samaritano che ci guarisce, ci libera e ci salva. Nella parte inferiore grattacieli bui stilizzati, con alcune sagome di uomini e donne che alzando le mani verso la Luce di Cristo, “gridano” il loro bisogno di salvezza. Nel Cuore di Gesù il tabernacolo che si apre, per poter sostare in adorazione alla presenza del Buon Samaritano, vivo e presente nel Santissimo Sacramento. Il Santo Padre ha benedetto la cappella e di lì ha concluso l’anno di San Giuseppe, recitando una preghiera e donandoci la sua benedizione.

 

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