Comunità Cenacolo

Florida (USA), 4-5-6 Novembre 2022

Da tre mesi c’era aria di preparativi per la Festa della Vita in Florida, la prima festa in presenza, dopo questi anni di Covid…poichè abbiamo voluto fare un passo in più con nuove idee e la possibilita’ di coinvolgere più persone per creare un “recital” per il sabato sera. Così, ci siamo trovati dalle quattro fraternità degli Stati Uniti con “Google Meet” per creare e pensare insieme come procedere. In tutto ciò, non poteva mancare qualche imprevisto: infatti, qualche settimana prima della festa siamo stati sorpresi da un uragano. Grazie a Dio, non abbiamo dovuto evacuare e questo momento è diventato un'opportunità per stare insieme in semplicità e amicizia. Purtroppo ci avevano detto dall’Italia che nessuno dei nostri sacerdoti poteva venire, anche perché la festa dei 25 anni dalla missione del Brasile era proprio in quei giorni, ma la Divina Provvidenza non ci ha abbandonato e, oon grande sorpresa, alla vigilia della Festa è “apparsa” sr. Jennifer!!

Tanti genitori, fratelli e sorelle, spose e bambini dei nostri giovani sono arrivati da tutti gli Stati Uniti e anche dal Panama!! Il primo giorno ci siamo riuniti nella Parrocchia del Corpus Christi, una chiesa vicina alla fraternità  dei ragazzi “Maria Immacolata”, una giornata dedicata soprattutto alle famiglie, per prepararli all'incontro con i loro figli e figlie. Dopo la preghiera del Santo Rosario, sr. Jennifer ha condiviso la sua storia di risurrezione raccontando alcuni insegnamenti concreti ricevuti da Madre Elvira. Dopo cena ci siamo spostati alla fraternità dei ragazzi per vivere l’adorazione eucaristica sotto il tendone... dove i ragazzi e le ragazze già ci aspettavano sul palco in ginocchio!!! Così insieme, abbiamo potuto vivere un momento intenso di preghiera, di guarigione e di ringraziamento. Dopodiché: abbracci "di sette secondi" e lacrime di gioia!

Sabato mattina nella fraternità “Maria Immacolata” la festa ha continuato con una giornata dedicata alla Confessione. Dopo la preghiera del Santo Rosario davanti al Santissimo Sacramento è venuto Fr. “Mac,” a parlarci della Misericordia di Dio usando diversi passaggi della Bibbia ma anche della sua storia personale. Dieci sacerdoti, incluso nostro carissimo amico vescovo “Bishop Baker,” si sono sparsi nel terreno ampio e verde della fraternità, sotto ombrelloni che riparavano sia dal sole che da una pioggia forte inattesa, a confessare file e file di persone. E alla fine... Albino ha invitato tutti a saltare di gioia, come vedeva fare da Madre Elvira sempre dopo la confessione! 

Dopo pranzo ci siamo ritrovati sotto il tendone per il programma del pomeriggio  nuovamente ricco di testimonianze di famiglie e figli della Comunità risorti, grazie alla fiducia e l’amicizia trovata in quello che propone la Comunità. Erano presenti anche i genitori e la sorella di sr. Jennifer, che, con i loro racconti, hanno portato commozione e sorrisi a tutti.

Bishop Baker ha presieduto la Santa Messa del pomeriggio concelebrata da Monsignor Chilen e Father Charlie Becker. Nella sua omelia ci ha invitato ad utilizzare la nostra creatività nel fare del bene, nell’evangelizzare quello che abbiamo imparato e seguire gli insegnamenti di Madre Elvira e della Comunità che ci insegnano a vivere il sacrificio come la Vergine Maria, modello di umiltà. Alla fine della Messa l’abbiamo ringraziato per la sua amicizia fedele sin dall’inizio in questi 29 anni della Comunità, anche se continuava a rimandare qualsiasi riconoscimento a Madre Elvira, per la sua fede e il suo sì.

Dopo cena ci siamo ritrovati sotto il tendone per vivere la serata con il tema “La Festa è Per Voi.” Prima del recital principale, le missioni della Liberia e del Perù si sono fatte  vicine attraverso dei video preparati per noi per augurarci una buona festa. L’ultimo video era quello di Papa Francesco nella sua visita a Roma, che spiegava il tema del recital di questa sera.

Un gruppo dei nostri ragazzi ha ballato la danza delle “Maschere” con dei costumi e con una coreografia “rinnovata” a quella originale. In seguito c’era una specie di rappresentazione biblica molto originale che presentava alcune guarigioni di Gesù e parallelamente delle storie odierne di ragazzi e ragazze, che alla fine erano gli "invitati alla festa" quando tutti gli altri hanno trovato delle scuse. Alcune scene erano anche simpatiche, proprio per voler dare un tocco “cenacolino” e americano al tutto!!!

Domenica mattina abbiamo iniziato la giornata presto con canti di gioia e con la preghiera del Santo Rosario seguito dall’adorazione eucaristica. Le famiglie erano invitate a stare insieme per ricevere la benedizione mentre il Santissimo Sacramento passava in mezzo a tutti. Con canti di lode e di ringraziamento, abbiamo potuto dire a Gesù Risorto il nostro “Grazie!” Dopo una breve pausa, il nuovo vescovo della diocesi di Saint Augustine, Monsignor Erik Pohlmeier è venuto per presiedere la Santa Messa. Aveva letto il libro “Una Speranza che Rinasce” per conoscerci di più e nella sua omelia ha condiviso lo stupore di incontrare questa nostra realtà! Ci ha ricordato che seguiamo un Dio che dà molto di più di quello che possiamo mai immaginare, che compie le sue promesse, perché è un Dio dei vivi!

Il vescovo è rimasto a pranzo insieme a tanti ragazzi, ragazze, figli, figlie del Cenacolo a mangiare del “cuisine americano:” i nostri hot dog e hamburger preparati con tanto amore! Abbiamo salutato tanti genitori e famiglie che dovevano partire presto ma il programma nel pomeriggio seguiva con la benedizione dei ragazzi e le ragazze che uscivano dalla Comunità, con la preghiera della Coroncina della Divina Misericordia e con i canti di gioia.

Grazie, Signore Gesù, per questi 29 anni del Cenacolo in America, per la fede e la presenza di Madre Elvira che ci accompagnava in questi giorni e per tutti coloro che ci hanno aiutato o ci hanno sostenuto con le loro preghiere! 

La grande famiglia del Cenacolo America

Testimonianza di Maura

Testimonianza di Anastasia

È stato davvero per provvidenza di Dio che ho potuto condividere questa "festa" con mia madre. Sono in comunità solo da 4 mesi in comunità, è stato un grande regalo per entrambi. Riflettendo sull'esperienza, ripensando ai giorni precedenti il ​​festival, la responsabile ci ha raccontato un insegnamento di Madre Elvira, che quando vedi la tua famiglia per la prima volta, abbracciala per 7 secondi, ci ha anche detto di non preoccuparci di cosa dire loro perché questo sarebbe stato un momento di guarigione per tutti. Prima del festival ero molto nervosa perchè non sapendo se la mia famiglia sarebbe venuta. Tuttavia, quando è arrivato il momento e io e mia madre abbiamo avuto modo di trascorrere del tempo insieme, è stato molto positivo e credo decisamente che lo Spirito Santo ci abbia aiutato ad avere una fruttuosa condivisione reciproca. Mia madre mi ha raccontato di come ha partecipato alle riunioni mensili dei genitori online ed è stato davvero bello vederla ottimista e gioiosa, e sapere che anche lei "cammina" al mio fianco. Ringrazio la comunità per tutto ciò che ha fatto e continua a fare ogni giorno per me e la mia famiglia, ripensando a qualche mese fa che non avevo più speranza, e invece oggi cammino nella luce con Gesù e la Madonna al mio fianco!

Testimonianza di Mariel

Ero ansiosa di vedere la mia famiglia, ansiosa di abbracciarli e baciarli dopo molti mesi senza vederli, desiderosa di chiedere perdono per i modi in cui li ho feriti e ho nascosto loro la mia dipendenza. Ero sorpresa quando siamo arrivate e il tendone era vuoto, c'erano solo tutti i ragazzi e le ragazze sul palco con Albino. Abbiamo vissuto l'adorazione insieme prima di vedere le nostre famiglie ed ero grata perché il mio cuore batteva all'impazzata. Albino ci ha incoraggiato a “lasciar andare” e quelle parole mi hanno trafitto il cuore. I genitori hanno iniziato a entrare e mi chiedevo se avrei visto la mia famiglia. Poi, un amico li ha indicati tra la folla e ho incrociato gli occhi di mio padre... Non ho potuto trattenere le lacrime. Tutte le ferite con la mia famiglia si sono sciolte... Anche mio padre si è emozionato e aveva le lacrime agli occhi nel vedermi. In quel momento, i nostri occhi hanno comunicato ciò che le parole non sono riuscite a dire: “Ti voglio bene. Mi manchi. Mi dispiace. Sono fiero di te." Ho pianto quando ho visto anche mia madre ed ero raggiante di gioia, tanto che mi sentivo raggiante dall'interno verso l'esterno e sorridevo da un orecchio all'altro. Ho abbracciato forte mia madre e mio padre e ho pianto tra le loro braccia. Non c'era bisogno di parole. Ho chiesto allo Spirito Santo di entrare nella nostra famiglia... 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7... e ho perso il conto del tempo perché ci siamo abbracciati così a lungo... Nel corso del Festival ho saputo che i miei genitori hanno partecipato agli incontri mensili, una sorpresa che non mi aspettavo, ma che mi ha toccato perché stanno camminando con me. Sono stata in grado di chiedere loro perdono. Hanno detto che mi avevano già perdonato e ancora di più, che sono orgogliosi di me e di aver sentito questo mi ha riempita di gioia. Mia madre mi ha chiesto perdono ed è stato un bellissimo momento di guarigione nel mio rapporto con lei. Avevo accumulato tutta questa ansia e paura per mesi per dirlo ai miei genitori e loro mi hanno appena accolto con amore e misericordia incondizionati. Mia madre ha condiviso con me che era da anni che non mi vedeva così felice e mi sono commossa perché ero contenta che i miei genitori vedessero di nuovo la luce nei miei occhi. Prima di partire, mio ​​padre mi ha incoraggiato ad abbracciare la comunità, a fare il massimo e, in una parola, a dare il massimo, proprio come mi ha detto il giorno in cui sono entrata.

 

FESTA DELLA VTA USA