Comunità Cenacolo

Non conoscevo Madre Elvira, ma basta varcare la soglia della Fraternità “San Giuseppe della Tenerezza” per riconoscere la sua mano in tutto ciò che circonda questa casa. Sobrietà e semplicità, aiuole e alberi che costeggiano i sentieri che portano all'orto e al pollaio. Sul pendio della collina, i tronchi tagliati dai ragazzi della casa sono accatastati con ordine.

Come spiegare la trasformazione di questa terra in poco più di metà anno? Un lavoro duro, segnato dai calli delle loro mani e dalla serenità dei loro volti. Lavoro, preghiera, obbedienza.

 

La fraternità accoglie così l'incontro natalizio delle famiglie e delle fraternità di Spagna. Siamo stati accompagnati da famiglie italiane che hanno contribuito a riscaldare le fresche giornate invernali. Venivamo dal centro della penisola, ma l'accento tradiva le diverse origini delle centinaia di persone che abbiamo incontrato.

Siamo stati accolti dalla “Parrocchia della Trasfigurazione del Signore” per iniziare l'incontro.

 

Il giorno successivo abbiamo pregato il Santo Rosario davanti a Gesù Eucarestia e ci siamo riuniti per la Santa Messa, seguita dalla recita della Coroncina e dalle testimonianze dei genitori, dei responsabili e dei ragazzi della casa. Con quale lungimiranza lo Spirito Santo ha ispirato alla Comunità il cammino dei genitori!

Dopo la celebrazione, i ragazzi hanno trasformato il luogo della preghiera in una grande sala da pranzo. Dalla cucina, piena di madri e sorelle, uscivano grandi pentole fumanti da condividere.

 

Il vescovo di Orihuela-Alicante, Mons. Munilla, ci ha accompagnato per tutto il sabato pomeriggio, con grande affetto e semplicità. Ha celebrato l'Eucaristia, insieme a undici sacerdoti e assistito da due diaconi. Un altro dono: erano presenti i sacerdoti che accompagnano i genitori nelle varie parrocchie della Spagna e, soprattutto, in quelle dove noi genitori ci incontriamo mensilmente.

 

Al termine della Messa - e prima di portare il Santissimo nella cappella che stava inaugurando - Mons. Munilla ci ha fatto un altro dono molto speciale: un dipinto per la comunità cenacolina in cui Madre Elvira abbraccia dall’alto la capanna della Sacra Famiglia e davanti ci siamo tutti noi che contempliamo la nascita di Gesù.

 

La rappresentazione del Figliol Prodigo da parte dei ragazzi non ha lasciato nessuno indifferente così come le parole del Vescovo Munilla che spiegavano questa parabola. La prima prospettiva, il figlio che non lascia mai la casa del padre ma comprende la gratuità del suo amore. La seconda, il figlio che se ne va, scappa, senza valorizzare tutto ciò che ha.

Il terzo, il padre buono e misericordioso che va a cercare il figlio e lo accoglie con gioia.E la chiave: "Figlio mio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo. Io sono stato felice con te, tu non sei stato felice di stare con me? Il nostro problema inizia quando sappiamo in teoria che Dio c'è, ma non ne godiamo. Dio ci permette di fare tante cose buone e noi non sappiamo goderne, vivere nella grazia di Dio.

 

 

 

Siamo tornati alla vita quotidiana con le batterie ricaricate, abbiamo ripreso la strada del ritorno ringraziando per tutti i doni ricevuti. Grazie Madre Elvira, che dal cielo continui a chiamarci a riconoscere il vero amore, che è Gesù, via, verità e vita. 

 

 

 

AdmirorGallery 4.5.0, author/s Vasiljevski & Kekeljevic.