Damien

 

damienSono Damien e sono un “figlio” di Madre Elvira. Ho 45 anni e sono nato a Dublino. Quando avevo tredici anni, mio padre e mia madre si separarono e questo mi lasciò molto ferito. Ho lasciato la scuola a quindici anni e ho iniziato a drogarmi; sono diventato dipendente dall’eroina, alla ricerca del segreto della felicità. All’età di ventun’anni avevo attraversato le porte di quattro diverse prigioni di Dublino. Quando avevo ventiquattro anni, io e la mia ragazza abbiamo avuto la nostra prima figlia, che è nata dipendente da eroina e metadone. La mia ragazza aveva sei fratelli nella sua famiglia, tutti dipendenti da eroina e metadone. Dopo quattordici anni di dipendenza ero ormai una persona distrutta. Avevo perso la voglia di vivere.

In così tanto dolore fisico, mentale ed emotivo, ho sentito che l’unica risposta sarebbe stata quella di uccidermi. Tuttavia, nel 2002 mia sorella mi ha portato a Medjugorje dove ero stato già alcune volte. Ho visitato la Comunità e lì ho iniziato a parlare con uno dei ragazzi. Gli raccontai la mia storia e mi disse alcune parole che non dimenticherò mai: «Le droghe non sono il problema, saranno sempre lì; devi cambiare la tua vita». Ha anche iniziato a dirmi che c’era una fraternità che si era appena aperta in Irlanda. Entrai perciò in Comunità nella casa di Knock. Sono stato lì per un anno e poi sono stato trasferito a Medjugorje. È stata un’esperienza straordinaria per me e ho avuto modo di partecipare al recital “I Misteri della Luce” durante il Festival dei Giovani.

Un altro momento indimenticabile per me è stato quando Madre Elvira, entrando nel laboratorio dove stavo lavorando, mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto: «Perché sei così pieno di paure?». Poi ha chiesto a me e ad altri ragazzi di inginocchiarci, ci ha fatto cantare e poi ha pregato per noi a lungo. Quando sono uscito dalla Comunità, la mia ragazza si è disintossicata dall’eroina e abbiamo iniziato a pregare insieme. La prima cosa che volevo fare era sposarmi. Mary ed io ci siamo sposati nel 2005 e siamo andati a Medjugorje per la nostra “luna di miele”. Entrare in Comunità è stata la cosa migliore che abbia mai fatto e mi ha dato una seconda possibilità di vita. Il più grande dono che mi sono portato via dalla Comunità è il tesoro della fede, i Sacramenti e il Santo Rosario.

Ora mia moglie ed io siamo liberi dalla droga da sedici anni e ringraziamo Dio per questo. Siamo stati benedetti con il dono di dieci figli, nove nostri e uno in affido: Tammie, Amy, Luke, Nadia, Rachel, Anthony, Joshua, Lily May, Joseph, e Benjamin. I miei figli non esisterebbero se non ci fosse stato il dono del Cenacolo in Irlanda. Mia figlia maggiore, che ha vent’anni, ora è una missionaria in Irlanda da due anni. Serve nelle parrocchie di tutto il Paese e incoraggia i giovani a ritornare alla fede. Come Madre Elvira ci ha detto molte volte: «Nulla è impossibile a Dio!» Abbiamo avuto il dono straordinario di incontrare il Santo Padre durante l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino. C’erano più di ottantamila persone nello stadio di football e milioni di persone in diretta TV in tutto il mondo... In quel momento ho ripensato a quando sono entrato in Comunità, pieno di paure e terrorizzato persino a dire una sola parola. Ringrazio tutta la Comunità per l’aiuto e l’incoraggiamento ricevuto negli anni, e chiedo di dare a Madre Elvira un grande abbraccio da parte mia!